Quest’anno ho celebrato il Natale col cuore infranto per i massacri perpetrati in Nigeria, mio Paese di origine, a danno dei cristiani. Il 28 dicembre sono quindi partito per la cittadina di Loppiano col cuore colmo di tristezza. Ma a Loppiano, dal primo giorno all’ultimo, abbiamo potuto fare, tra noi tutti, l’esperienza di unità e di comunione che costituiscono il centro del messaggio del Movimento dei Focolari e del carisma che Chiara Lubich, sua Fondatrice, ha ricevuto e trasmesso.
La comunione dei cuori fu resa possibile dal clima di ascolto profondo che c’era tra noi e dalla diversità delle nostre rispettive Famiglie religiose. Il nostro gruppo dei genre era composto da un sacerdote salesiano, da quattro frati delle tre Famiglie francescane e da noi due oblati. Sul posto, abitavamo nella casa chiamata Claritas, dove vivono sei altri religiosi di cinque diverse Congregazioni. Durante il nostro soggiorno, abbiamo ascoltato alcune conferenze di Chiara sull’Unità che Gesù ha chiesto al Padre per i suoi discepoli e sull’Abbandono che Egli ha vissuto sulla Croce e che di tale unità è sorgente e condizione. Le parole di Chiara e le esperienze che man mano hanno condiviso con noi le Famiglie, i GEN e i Focolarini che, circa un migliaio, popolano la cittadina di Loppiano, mi hanno ridato speranza in un domani migliore non solo per la mia Nigeria, ma per il mondo intero.
Da allora, vedo in una luce tutta nuova l’evento meraviglioso del Natale del Signore e ho cominciato in maniera “trionfale” questo Nuovo Anno che mi riserverà tante sfide positive, mi farà incontrare tantissimi fratelli e sorelle da amare e mi permetterà di vivere con ancor più pienezza la mia vocazione di religioso. Ho potuto così toccar con mano che il Signore è capace di trasformare un Natale rosso-sangue in un Anno Nuovo tutto “trionfale”.