Sabato 13 e Domenica 14 Ottobre, sono andato in pellegrinaggio a
Sassello (Savona), paese natale della Beata Chiara Luce Badano, insieme
ad un gruppo di 60 Giovani di Roma!
Il pellegrinaggio è stato organizzato dai Giovani per un Mondo Unito, realtà dell'Opera di Maria che vede uniti giovani di tutto il mondo, di tutte le fedi e anche di convinzioni non religiose, col comune ideale di fare dell'umanità una famiglia: di realizzare il mondo unito, vivendo la regola d'oro: "fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te".
Insieme a 60 giovani di questo movimento, anche io e i due nostri novizi, siam voluti andare da una testimone: Chiara Luce! Una ragazza che ha creduto all'ideale del mondo unito e che ha saputo vivere l'amore e la gioia che questo impegno comporta, anche nel dolore, trasformando tutto in amore e trasformando, così, il mondo intorno a Lei!
Una giovane, morta a 18 anni, che ha gridato con la sua vita che vivere l'amore è possibile, che amare è fonte di gioia anche nella malattia, che è amare il vero senso della vita! Una giovane che amava i giovani! Una giovane che, alla fine della vita, ha detto "Voglio lasciare la mia fiaccola ai giovani, come alle Olimpiadi. Io ho fatto la mia corsa, ora tocca a loro! I giovani hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene!".
Sono stati due giorni splendidi, fra video su Chiara Luce, testimonianze di ragazzi che hanno trovato il senso della propria vita grazie a lei, momenti di riflessione e incontri con i testimoni diretti. E' venuta a parlarci Aldina, che l'ha conosciuta molto bene, e abbiamo avuto un incontro, del tutto provvidenziale (non era programmato), con Ruggero: il papà di Chiara Luce, che si è fermato con noi una ventina di minuti.
Abbiamo anche avuto un'ora di cielo davanti alla tomba di Chiara Luce.
Si è respirata, in questi due giorni, un'aria veramente soprannaturale, un'atmosfera bella e gioiosa, giovanile, ma tutta protesa a fare la volontà di Dio, a realizzare, a partire da noi, la fraternità universale!
Torniamo a casa con una consegna: la fiaccola di Chiara Luce, da portare, correndo con entusiasmo, a tutti i giovani del mondo.
In unità,
Fra Andrea Patanè, FFm
Il pellegrinaggio è stato organizzato dai Giovani per un Mondo Unito, realtà dell'Opera di Maria che vede uniti giovani di tutto il mondo, di tutte le fedi e anche di convinzioni non religiose, col comune ideale di fare dell'umanità una famiglia: di realizzare il mondo unito, vivendo la regola d'oro: "fai agli altri ciò che vorresti fosse fatto a te".
Insieme a 60 giovani di questo movimento, anche io e i due nostri novizi, siam voluti andare da una testimone: Chiara Luce! Una ragazza che ha creduto all'ideale del mondo unito e che ha saputo vivere l'amore e la gioia che questo impegno comporta, anche nel dolore, trasformando tutto in amore e trasformando, così, il mondo intorno a Lei!
Una giovane, morta a 18 anni, che ha gridato con la sua vita che vivere l'amore è possibile, che amare è fonte di gioia anche nella malattia, che è amare il vero senso della vita! Una giovane che amava i giovani! Una giovane che, alla fine della vita, ha detto "Voglio lasciare la mia fiaccola ai giovani, come alle Olimpiadi. Io ho fatto la mia corsa, ora tocca a loro! I giovani hanno una vita sola e vale la pena di spenderla bene!".
Sono stati due giorni splendidi, fra video su Chiara Luce, testimonianze di ragazzi che hanno trovato il senso della propria vita grazie a lei, momenti di riflessione e incontri con i testimoni diretti. E' venuta a parlarci Aldina, che l'ha conosciuta molto bene, e abbiamo avuto un incontro, del tutto provvidenziale (non era programmato), con Ruggero: il papà di Chiara Luce, che si è fermato con noi una ventina di minuti.
Abbiamo anche avuto un'ora di cielo davanti alla tomba di Chiara Luce.
Si è respirata, in questi due giorni, un'aria veramente soprannaturale, un'atmosfera bella e gioiosa, giovanile, ma tutta protesa a fare la volontà di Dio, a realizzare, a partire da noi, la fraternità universale!
Torniamo a casa con una consegna: la fiaccola di Chiara Luce, da portare, correndo con entusiasmo, a tutti i giovani del mondo.
In unità,
Fra Andrea Patanè, FFm