venerdì 30 dicembre 2011

Abbiamo una vita sola e occorre spenderla bene!

La giornata di oggi si è aperta con le sfumature dell’alba che si diffondevano lentamente nel cielo, sopra le colline e gli alberi, mentre una leggera nebbia nella pianura con un po’ di pigrizia si avviava a scomparire. La pace e la calma del luogo aiuta a cominciare bene la giornata. Qualcuno è stato salutato dalla comparsa di uno scoiattolo che saltellava tra i rami degli alberi del giardino della Claritas.
Oggi abbiamo fatto meditazione guardando un video di Chiara a Bratislava. In quell’occasione si rivolgeva a tante persone in un palazzetto (molte delle quali nuove nell’ideale) spiegando in modo semplice alcuni punti essenziali della sua storia. Nella prima parte del discorso ha raccontato gli inizi dell’opera e l’importanza dell’unità ponendo un particolare accento sulla nostra chiamata a donare agli altri la gioia. È questo un potente antidoto contro il non-senso e la noia che spesso circolano nel mondo. Nella seconda parte ha approfondito il nostro mezzo per portare l’unità: Gesù Abbandonato. È Lui il segreto per ricomporre le divisioni ed è solo grazie a Lui se l’ideale ha potuto raggiungere 182 nazioni nel mondo! Abbiamo una grandissima potenzialità nelle nostre mani. Ancora una volta ci ha ricordato con insistenza che abbiamo una vita sola e dobbiamo spenderla bene!
Dopo questo stimolo iniziale, abbiamo cominciato un’intensa condivisione tra di noi, rallegrata dall’arrivo di un nuovo fratello; si tratta di fra Ado, un cappuccino che viene dal santuario di S. Leopoldo a Padova. È stata l’occasione per raccontarci le situazioni concrete di disunità che alcuni hanno sperimentato nella propria vita e nei propri paesi. In alcuni casi, proprio i religiosi sono diventati causa di divisioni e faziosità! Per questo urge la nostra testimonianza di vita e di amore.
Abbiamo ri-scoperto che quando siamo assaliti dalla rabbia e ci prende un senso di impotenza di fronte a situazioni più grandi di noi, proprio allora abbracciare Gesù Abbandonato è l’arma che ci permette di rendere feconda anche questa sofferenza e ci libera dal pericolo della frustrazione.
Dopo il pranzo vissuto nel consueto clima di allegria e condivisione, seguito dalla siesta, iniziamo il programma del pomeriggio. Continuando nei nostri incontri con gli abitanti di Loppiano, quest’oggi è stata la volta dei focolarini. Sono venuti a trovarci Paola – focolarina che da più di 20 anni vive nella cittadella – e due “aspiranti”: Juan Miguel dalla Spagna e Hervé dal Burundi che sono qui per la scuola di formazione per focolarini. Siamo stati raggiunti anche da Maurizio, un salesiano che ha passato con noi questo momento di condivisione per poi ripartire.
Anche questa volta, partendo da una semplice presentazione della propria storia siamo entrati in un clima soprannaturale e siamo stati coinvolti dalla ricchezza e dalla bellezza della storia personale dei nostri ospiti.
Volendo riassumere in poche parole si potrebbe dire così:
-l’amore dà la gioia
-l’amore dà la luce per capire la propria chiamata
-l’amore conquista il fratello e cambia la realtà attorno a noi.
A questo punto rimaneva un po’ di tempo libero da passare insieme, così un gruppetto di noi ha deciso di visitare la bottega di Ciro visto che anche nella nostra casa ci sono alcune sue opere che hanno stimolato la nostra curiosità. Siamo andati insieme trovando il suo studio aperto e un giovane apprendista che ci ha mostrato alcune opere, gli strumenti di lavoro e ci ha spiegato la storia di Ciro e della sua arte. Visto che c’eravamo abbiamo fatto un salto nell’Atelier del centro Azur, in cui abbiamo ammirato qualche altro pezzo di Ciro e le opere dell’artista cinese Hung. Anche in questo caso si tratta di una capacità creativa affascinante e molto originale. Veramente l’arte ha la capacità di elevare l’animo umano e portarlo all’ammirazione, alla poesia e persino all’incontro con Dio…!!
La giornata non può che concludersi con la S. Messa assieme a tutta la cittadella nella Chiesa di Maria Theotokos. La cena ci ristora nelle forze e il riposo della notte ci preparerà alle sorprese del nuovo giorno.
Alla prossima.
Il Signore vi dia pace!
Fra Alberto ofm

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